"Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare..

Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia.." - F. De Andrè, Un ottico

lunedì 11 gennaio 2010

Dove vanno le iguane quando piove? (E quando nevica?!?!)

Un mese e mezzo fa, nel post della polvere, vi avevo detto che avrei parlato del libro che stavo leggendo. Ho finito quel libro un giorno dopo aver scritto quel post; nel frattempo sono riuscito a leggerne un altro e ad iniziarne un altro ancora; ma mi sono scordato di parlarne... strano...
Però mi è venuto in mente, e quindi eccolo il libro che tanto mi è piaciuto:

"Dove vanno le iguane quando piove", di Antiniska Pozzi



Beh questo libro l'ho scoperto per caso. La scrittrice è emergente e non la conosce nessuno, ma ha scritto un libro davvero bello.
Mi ha spinto a comprarlo il fatto che fosse un giallo, dove veniva rinvenuto da una ragazza, in una Milano odierna, un cadavere sconosciuto.
E già mi immaginavo scenari da "Io uccido" di Faletti, che tanto mi aveva appassionato...
Ma niente di tutto ciò. La ragazza arriverà a scoprire di chi è il cadavere, ma come non ve lo posso dire...
Il libro è piccolo, 189 pagine che volendo si leggono tutte d'un fiato: ma nella sua piccolezza l'autrice è riuscita a racchiudere in un giallo comunque ben scritto, i problemi di noi giovani, la nostra vita, i nostri modi di fare, le nostre abitudini: ecco allora che si parla di studiare all'università e di laurearsi fuori corso; di precariato e di difficoltà ad inserirsi nel lavoro; di msn come mezzo di comunicazione; dei nostri rapporti col resto del mondo esterno... ecc ecc...
Per questo mi piace così tanto questo libro, perchè assieme ad un bel giallo c'è una fotocopia con un linguaggio giovane del nostro mondo...

Il libro inizia più o meno così (dopo qualche riga):

"Lasciatemi perdere, cristosanto. Non ho voglia di uscire. Voglio stare seduta qui, sentire la pioggia fuori che è l'unica cosa giusta del mondo, la pioggia, e strozzarmi con una fetta di questa torta che fa proprio schifo al cazzo ma la mangio lo stesso come un riflesso condizionato. Non mi frega niente dei vostri compleanni, dei pranzi e dei cortili assolati. Lasciatemi qui. Non ho niente di interessante da dirvi, non ho un bel vestito da mostrarvi.
Oggi ho solo una nota bassa e cupa che mi attraversa le mani e i piedi. Non so dissimulare. Eppure, chissà per quale strana perversione, adesso esco in cortile, gli regalo un bel sorriso rinfrancante e giochiamo tutti a "Come va? Bene, grazie, e tu?" Bene bene..."


Beh.. buona lettura visitors...
Ciao!

6 commenti:

  1. Letto anche io, gran bello.. grazie per la citazione, lo consiglierò a tutti..

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  2. Mmmm.. se non avessi letto quel pezzettino non so se l'avrei comprato.. però mi sa che domani lo vado a ordinare! Quelle parole mi ricordano qualcuno in certi momenti! Spero solo che non sia come "Io uccido" di Faletti... lui è un genio, scrive in un modo incredibile, ma non sono riuscita a finirlo.. troppa paura! Sul serio! Non ho dormito in quel periodo.. peccato però, non saprò mai come finisce!

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  3. Ciao Kenniel, grazie a te!

    Erica!!! Come non sei riuscita a finire "Io Uccido".. È spet-ta-co-la-reee!!! Io mi svegliavo la mattina con la sola preoccupazione di sapere cosa sarebbe successo il capitolo dopo! Credo sia il miglior giallo in assoluto che io abbia mai letto.
    Cmq no, questo libro non ha nulla a che vedere con i romanzi di Faletti, e da un certo punto di vista, è un bene...
    Ciao!

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  4. mi incuriosisce, credo che lo leggerò...nonostante non vada matta per i gialli.

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  5. Dio che curiosità m'hai messo! Però in una cosa siamo troppo d'accordo: IO UCCIDO...fantastico!!
    Ciao Andrea!

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