Io e me stesso

Sempre preso ad osservare gli altri e i loro comportamenti, quasi come fossero animali in cattività, mi ero soffermato stavolta a chiedermi quali fossero i miei:

Io che critico la pigrizia degli altri, ma se posso stare a letto fino a mezzogiorno, lo faccio volentieri;

Io che odio aspettare da solo qualcuno che non arriva mai, io ritardatario cronico e patologico;

Io che esco sempre ben curato, io che resto a casa col pigiama addosso e la barba lunga di una settimana;

Io che a volte mi sento avanti anni luce rispetto agli altri, io che spesso mi sento solo un fallito da niente;

Io che sto bene in mezzo alla gente, io che a volte però ho bisogno di stare da solo;

Io che sono lucido, che pondero, che valuto, che penso anche troppo, io che bevo per non pensare a niente;

Io che credo nel vero amore, che sono sentimentale e romantico, io che però una bella scopata con quella bionda là me la farei volentieri;

Io che a volte mi sento un genio, io che spesso mi sento un coglione;

Io che so di essere intelligente, io che più imparo, più so di non sapere niente;

Io che un giorno diventerò dottore, io che resterò sempre un contadino;

Io che saprei scrivere cose profonde, io che preferisco scrivere cazzate come questa;

Io che adoro il Rock’n Roll, io che ascolto anche la classica;

Io che credo che esista un Dio, io che a volte bestemmio lo stesso dio;

Io che mi sento bello e figo, io che mi sento brutto e sfigato;

Io che amo le cose semplici, io che sono fin troppo complicato;

Io che sono forte e resistente come la punta di un diamante, io che sono fragile come la mina di una matita;

Io che sono pacifista, io che uccido con le parole;

Io che amo, io che odio. 

Io, che a volte mi chiedo chi sono io...