"Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare..

Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia.." - F. De Andrè, Un ottico

martedì 6 aprile 2010

Rinascite - un'altra primavera

C'è chi crede, c'è chi no. C'è chi giudica chi crede, c'è chi giudica chi non crede. C'è chi crede che ognuno sia poi libero di credere o di non credere, senza sentire il bisogno di giudicare nessuno.
C'è chi vorrebbe togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, c'è chi li difende a tutti i costi ma non sa dargli un significato, anzi manco sa cosa vuol dire la scritta "INRI" che ci sta sopra. C'era poi un ateo che teneva nel suo studio un crocifisso perchè gli piaceva l'idea che Gesù fosse stato un uomo capace di farsi uccidere per perorare le proprie convinzioni. Si chiamava Sandro Pertini, ma questa è un'altra storia. 
C'è chi poi, dopo il venerdì santo della crocifissione, ancora dopo migliaia d'anni, festeggia la Pasqua di Risurrezione. C'è chi lo fa per tradizione, perchè è un motivo in più per mangiare e ritrovarsi a tavola, c'è chi lo fa perchè realmente ci crede. E qualcuno si pone comunque delle domande, e fa le sue legittime ricerche.
Ad ogni modo, credenti o no, una delle metafore della Pasqua è quella di rinascita, di un passaggio in meglio. Bene.
Almeno fuori dalla finestra c'è stato, alleluia alleluia!
Dopo un fine settimana pasquale disastroso - come le previsioni avevano ben profetizzato - con pioggia e vento freddo, ecco che nel pomeriggio del lunedì di Pasqua spunta un bel sole. E il bello è che non è ancora tramontato; e speriamo che continui ancora per un po'. In ogni caso, è il segno chiaro e lampante che la Primavera è definitivamente giunta, senza più forse, ma o però. 
L' aria è più calda, il sole sul viso e sulle braccia scoperte già comincia a far sentire il suo calore.
La stessa aria spira senza violenza, porta in alto a toccare le poche nuvole che stanno nel cielo qualche foglia secca e dorata di roverella. Le foglie di roverella di cui i boschi sono totalmente ricoperti, andando a colorarli di un manto dorato. Il vento leggero le fa volare fin lassù quelle foglie, ricordo di un autunno e un inverno ormai passati e già ritenuti remoti vista la nuova aria; e le riporta a terra, di tanto in tanto te ne mette una sul davanzale della finestra come a dire "questo fu". Adesso ci sono le gemme delle piante in esplosione; qualcuna è già esplosa di verde, di energia, di vita nuova. E da quelle gemme a breve cresceranno le nuove foglie verdi, e non più dorate delle roverelle. 
E vedendo le giornate più lunghe, pensando che da quelle gemme le piante sono già partite a fare la loro nuova fotosintesi e a regalarci nuovo ossigeno, siamo più positivi anche noi. Ora rigurgitiamo la nostra anidride carbonica molto più volentieri.
E il vento leggero ieri e oggi ha fatto anche qualcosa in più: ha spazzato via tutta la nebbia e la foschia fino a farci vedere le (pre) Alpi: non succede spessissimo, o forse sono io che a volte non me ne rendo, ma ogni volta è davvero uno spettacolo; quando la linea dell'orizzonte si dissolve fino a far spuntare giganti enormi visti in lontananza con la punta bianca, che osservati così da lontano sembrano quasi cose diverse dal monte Cimone che si vede se ci si gira di 180°. 
Un'altra primavera è quindi giunta, con miriadi di allegri, piccoli volatili che ormai tutte le mattine dalle prime luci dell'alba la proclamano, e finchè tutta la luce non si spegne a sera, continuano a lodarla.
Io però, ora che ci penso, nel dubbio... vado a controllare che là fuori ci sia più di una rondine che vola...


Buona primavera Visitors!

1 commento:

  1. Succede che in una piovogginosa mattina di Pasquetta una nonna fa irruzione nell'appartamento della figlia con un binocolo in mano. In casa c'è solo la nipote, in piagiama, spettinata e assonnata che pronuncia parole incomprensibili ai più. E' andata a letto troppo tardi, l'hanno svegliata troppo presto. "Cina cina! Vieni a vedere!". La nonna trascina la nipote davanti alla finesta, le piazza in mano il binocolo. "Guarda là!". La nipote scruta attraverso il binocolo. "Son monti, nonna...". "Macchè monti! Sono le alpi quelle! Le pre alpi!!".
    Io non le avevo proprio mai viste.. e sono così lontane, ma lo stesso le vedevo così grandi anche senza binocolo! Mi è dispiaciuto un pò per il Cimone.. così piccino..!

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