"Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare..

Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia.." - F. De Andrè, Un ottico

venerdì 27 agosto 2010

Pezzi di romanzi


 - La lettera dell'anarchico - 



" Avrei potuto parlarvi benissimo di futilità in questa fottuta lettera. Avrei riempito un foglio bianco di cose che vi sarebbe piaciuto senz'altro leggere, e che domani poi avreste subito dimenticato.
Avrei anche potuto riempire quest'abisso bianco di lettere d'amore. Parole che esprimessero quanto mi piace la vita. Parole che fossero ode a chi ama senza voler ricevere nulla in cambio da nessuno. Sono sicuro che ogni centimetro quadrato di questo foglio sarebbe stato poesia, e che magari sarebbe pure finito su qualche giornale, in una di quelle rubriche di cultura che stanno nelle ultime pagine accanto alle parole crociate.
Ma non riesco a parlare d'amore, nel cuore ho soltanto odio adesso. Odio puro, che dev'essere sfogato. Perché come l'amore anche l'odio è un sentimento. E se l'amore si manifesta, anche l'odio lo deve fare. Si deve manifestare, consumare, esprimere. Forse è questo il problema dell'essere umano. Non siamo capaci di amare. Seguiamo i nostri istinti animali, e proprio per questo siamo esseri umani, e non uomini. Uomini veri su questa terra devono esserne passati ben pochi.
Tutti gli altri si lasciano prendere dai sentimenti più brutali, materiali, viscerali: tra cui l'odio. E io odio.
Odio chi ci ha messo in questo mare di merda. Odio chi vive succube di questo sistema e non se ne accorge, pensa che vada tutto bene. Odio ancora di più chi è consapevole che questo mondo sta andando a rotoli, chi ne conosce le cause, e però non muove un dito; si limita a guardare e a subire. Per questo odio anche me stesso, perché sono tra questi. Per questo ho deciso di agire: di manifestare il mio odio.
Cresce sempre di più, lo sento che mi fa schiacciare con violenza assassina i tasti di questo portatile. Mi stupisco che ancora non abbia perso sangue. Si, sono arrivati anche a questo: a farci credere che le macchine siano vive, possano parlare come noi, avere vita propria. Possano perdere sangue.
Io forse lo perderò davvero. Forse queste sono le ultime parole che scriverò da questo maledetto foglio bianco virtuale. Ma non mi dispiace, mi ha stancato anche questo, e sono consapevole che quello che sto per fare lo faccio per presa coscienza, per l'Uomo. Non per un qualche dio o per il mio ego. Lo faccio perché credo. Credo che questa civiltà si possa ancora riscattare. Credo che la società si possa ancora svegliare e riprendere il suo potere. Che possa contemplare di nuovo con amore la parola "democrazia".
E mentre penso a quello che devo fare, mentre scrivo tutto questo voi dormite.
Non potevo certo pensare con calma e con lucidità a quello che avevo per la testa mentre voi eravate svegli, mentre voi lavoravate, mangiavate, lavavate i piatti, schiavi di questo sistema che ci hanno insegnato come "normalità", "vivere la vita". E ora siete stanchi.
E quando tutto diventa immobile, quando la morte dei pensieri stanchi coincide col ciclo della vita, è li che arriva il sonno. Il cervello comincia a respirare un po' d'ossigeno tutto per sé, senza dover farselo rubare dal lento macchinare dei neuroni dell'essere umano. Quelli che si fanno parassitare dai pensieri, i pensieri che fanno marcire l'uomo dal di dentro. Perché non c'è cosa peggiore che perdere il controllo della propria mente. Questo forse lo sappiamo in molti.
Ma in pochi sanno che la nostra mente, il nostro cervello, restano sotto il nostro controllo solo quando comandiamo i pensieri. Quando decidiamo chi fare entrare, e chi lasciare fuori dalla nostra mente. Ecco, adesso: fermatevi un attimo, e provate a controllare tutti i pensieri che vi passano per la testa. Il risultato lo so. Non è facile, qualcuno direbbe che è addirittura impossibile. C'è sempre qualcuno che passa di nascosto e ce ne rendiamo conto magari due giorni, due mesi, due anni dopo, quando magari ormai è troppo tardi, ed ha già mandato in cancrena qualche neurone. Si, è metaforico. Ma più di ogni altro organo, il cervello può marcire.
Credo questo sia solo uno dei tanti esempi di quanto poco conosciamo noi stessi. Figuriamoci se possiamo poi dire di conoscere i genitori, il migliore amico, la propria donna. Ecco, noi non conosciamo niente, non sappiamo niente. Dobbiamo aprire gli occhi, signori. Riprendere possesso dei nostri cervelli.
Ma il mio è pieno di tarli ora, che non mi fanno dormire. Tarli che forse si chiamano pensieri e che mi implorano di agire. E lo stomaco pieno d'odio. Ho provato ad ignorarlo come ho sempre fatto. Ho provato a lasciare stare tutto, a dimenticarmi di lui e dei pensieri, del mondo marcio, dei sistemi corrotti che alimentiamo giorno dopo giorno. Ho provato a stendermi a letto e a chiudere gli occhi come avete fatto tutti voi.
E allora riposa asino; e nel mentre distaccati spirito da questa materia, e vivi. E tu, anima, riempiti di celeste. Purificati. Ma sono troppo pieno di mondo. Sono troppo legato a questa maledetta materia; non riesco ad abbandonarla. Non riesco a staccarmi da questi pensieri, da questo senso d'inadeguatezza, da questo strabordare d'odio.
Non riesco a dormire come fate voi! Neanche lo scrivere riesce più a calmarmi come una volta. Ho gli occhi pieni d'ira, ora. Rossi di veleno, la testa e lo spirito colmi di una lucida follia. La follia che agirà contro chi ha creato tutta la merda che ci circonda. Contro chi in tutti questi anni ha sovvertito tutti i sistemi di cui facciamo parte, schiavizzandoci, facendoci sembrare tutto normale. Sono stati abili. Il sistema finanziario, sociale, politico. Il signoraggio, la cecità popolare, le mafie al potere. Non ci facciamo più caso. Ci viviamo dentro e ci sembra tutto normale. Contro di loro agirò. Contro chi domattina si sveglierà dal  sonno e vedrà che il mondo starà cambiando. Contro i servi dei servi che hanno contribuito alla nostra schiavitù sociale e morale. Contro chi domattina si sveglierà, e delle scrivanie in ebano, delle poltrone in pelle, delle troie da quattro soldi non se ne farà più niente, perché il sistema avrà cominciato ad implodere. Perché, forse, avremo riaperto gli occhi.
Avremo ricominciato a vivere, come persone libere davvero. "

Il quarto stato è la prima immagine che mi è venuta in mente,
anche se forse non è la più appropriata per queste righe.

6 commenti:

  1. (Non vi allarmate, volevo precisare che l'anarchico non sono io. Questo è un foglio strappato da un romanzo di cui non faccio parte. Io tutt'al più sono uno di quelli da odiare. Di quelli che sanno le cose, si informano, ma guardano il mondo andare a ramengo.)

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  2. eh, viene voglia di pensarle queste cose, tante volte... capita anche a me. Però sono convinta che si possa cambiare di più con l'amore che con l'odio. Perchè i sentimenti hanno questa abitudine, che ci vengono sempre restituiti... io preferisco mi venga restituito amore. Costa fatica però... ecco, io credo che tutti i problemi dell'umanità dipendano dal fatto che le persone, più che cattive, siano pigre. E tutti pensano che l'amore gli sia dovuto, ma non fanno granchè per meritarselo.

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  3. Ciao, in rete gira questo dossier sulle frottole del signoraggio:

    http://digilander.libero.it/togiga/signoraggio.pdf

    e un gruppo facebook che debunkera le idiozie dei complottisti:

    http://www.facebook.com/pages/Signoraggio-informazione-corretta/279217954594

    la teoria del complotto del signoraggio è una bufala di stampo neonazista

    http://signoraggisti.blogspot.com
    http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio
    http://it.wikipedia.org/wiki/Teorie_del_complotto_sul_signoraggio

    occhio ;)

    Segnalo anche questi video:
    http://www.youtube.com/watch?v=ZCW0APlsWvU
    http://www.youtube.com/watch?v=eHroJym_PDQ
    http://www.youtube.com/watch?v=f0N8aAaQJRU
    http://www.youtube.com/watch?v=gvN4L7trdUU

    Il signoraggio si studia nelle università, dietro di esso non c'è nessun complotto e soprattutto non c'entra una mazza con il debito pubblico. Magari sarebbe meglio ascoltare più professori universitari, tecnici ed esperti invece di credere a tutto quello che i complottisti mettono su internet

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  4. Ohh! Giro i tacchi qualche giorno e guarda qua! E' cambiato tutto! Ti sei dato un sacco da fare (24 lettori fissi!!).. ma bravino te!

    p.s. poi mi spieghi come hai fatto a mettere una tua immagine di sfondo!

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  5. Mara: hai ragione, siamo anche parecchio pigri!

    accaacicappa: forse non hai capito il senso del racconto. Il signoraggio non c'entra una fava, ad ogni modo ognuno si informa e la pensa come vuole. E cmq non mi sembra che navighiamo in un mare d'oro.

    Erica: visto? Ora che il blog è più presentabile resta solo da continuare a scrivere :)))

    Il ballo: gran bel film!

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