"Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare..

Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia.." - F. De Andrè, Un ottico

giovedì 21 luglio 2011

Fotografia di Montagna #2 - Lucciole


C'è sempre un'ombra di magia dietro le scie ad intermittenza delle lucciole.
Da bambini non ci si può non chiedere come tutto questo sia possibile; ad una certa età si impara precisamente come si crei quella loro luce, ma nonostante le spiegazioni, è bello e dolce lasciarsi trasportare da quella meraviglia che mi coglieva quand'ero bambino; quando l'umidiccia e infinita pianura, le prime sere d'estate, diventava il teatro delle lucciole innamorate.
E quelle scie intermittenti mi brillavano negli occhi, riempiendomi di stupore.
Lo stupore non mi ha mai abbandonato, e credo mai lo farà; ogni sera, ancora ora, mi meraviglia questo intermittente danzare, e ammiro tutto questo come se ogni volta fosse uno spettacolo mai visto prima.
È che ogni sera, mi piace cogliere questa semplice emozione: uscire di casa, andare a piedi sulla via deserta, e immergermi nel via vai di luci che si inseguono, cercando di non dar disturbo.
E ogni volta, come allora, quelle luci mi brillano negli occhi, e mi coglie forse lo stesso stupore.
Quassù però è diverso dalla pianura.
Quassù le lucciole arrivano solo quando l'estate è arrivata davvero. E continuano a starci e a danzare fino quasi alla fine di luglio.
Quassù non ci sono luci di lampioni o di città, a disturbare la loro vista.
Quassù ci si può stupire liberamente, guardandole.
Posso stare a guardarle tutta la notte, volendo, senza mai stancarmi.
Ne seguo una con lo sguardo, senza che lei lo sappia; ora è qui, ora si spegne e mi immagino che sia andata lì. Invece è là.
Ora insegue quell'altra lucciola, che scappa verso la valle; chissà se riuscirà a prenderla. Ha tutta la notte per provarci, penso: ce la farà!
Ora guardo quest'altra: mi sembra vagare senza meta, a zig zag, nell'aria.
L'aria piena di lucciole.
Mi piace respirare questa magia.
Una invece forse è stanca, e ora si è fermata a riposare sulla foglia di una quercia.
Un'altra invece volava troppo in alto, ed ora è diventata la stella polare.
Altre le ho viste, hanno provato a seguirla, e si sono perse per la via lattea. Ora si sono confuse, tra i milioni di stelle.
Qualcuna di loro vira, migra, indecisa se fermarsi su Giove o se proseguire fino a Sirio, così luminosa.
Qualcuna cade, e sfinita per aver volato così tanto, si spegne e va a dormire tra i cespugli del bosco.
Ci sono poi quelle che resistono alla notte, e se uno ha la vista buona, le vede brillare fino all'alba. Anche oltre l'alba. Sono le lucciole più forti, quelle che non si stancano mai di far luce, e che forse danno la voglia di brillare anche a quelle stanche.
Le lucciole che illuminano la notte. Che non illuminano la strada asfaltata dove stai camminando, anzi. Ti ci fanno uscire, portandoti dove la valle piena delle loro scie luminose si mischia col cielo pieno di stelle. E anche se una sola di loro fa poca luce, vederle così tutte assieme nella vallata riesce ad illuminarti l'anima e farti brillare gli occhi.
La bellezza della semplicità è così forte e distante dal mondo e dai luoghi comuni, che a malincuore, con dispiacere, abbandono la vista della vallata, per tornare sulla via asfaltata.
Saluto le lucciole.
Vado a letto.
Buonanotte.





14 commenti:

  1. Mmm.. mi viene voglia di stendere una coperta sul prato e mettermi lì ad aspettare che venga sera per vedere anche io le lucciole! :)

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  2. le lucciole! ne ho viste poche nella mia vita credo.. talmente poche che mi viene spontaneo chiedermi se esistano davvero ;).. un pò come le fatine.. le vedo un pò così.. sono magiche entrambi!
    Bel post! A presto..Sibilla

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  3. Ti linko una colonna sonora per il post. Forse non ci incastra niente ma secondo me vale la pena ascoltarla lo stesso.
    http://www.youtube.com/watch?v=stxEtY-o9f8

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  4. anche io ne ho viste pochissime..... una sera in un posto ce ne erano così tanto che mi sembrava di esser in un sogno

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  5. Erica: fin che ce ne sono ti conviene approfittarne! :)

    Sibilla: peccato, perchè è uno spettacolo magnifico davvero! Grazie :)

    Ma: vale la pena davvero e ci sta anche sai? Mi piace un sacco! Grazie per i tuoi inculturamenti musicali!!!

    Cristina: Mi fa piacere :) Grazie!

    bussola: si.. fanno anche quell'effetto a volte :D

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  6. Adoro le lucciole, mi ricordano l'infanzia, al mare, alla sera era pieno. Ora ce ne sono meno, sono creature fantastiche :) Rendono tutto magico.

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  7. una volta ho tenuto una lucciola in mano.
    CHE EMOZIONE.
    suerte

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  8. Vittoria: rendono davvero tutto magico :) purtroppo ce ne sono meno, si..

    anam: bello eh? Suerte :)

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  9. quanti meravigliosi ricordi legati alle lucciole... anche uno divertente, la sera che un bambino della nostra compagnia non voleva proprio rientrare per andare a letto, e alla nonna che lo chiamava dal balcone aveva risposto di voler restare ancora con noi nel prato a inseguire le lucciole, e allora la nonna gli disse PRIMA vieni su a dormire e DOPO insegui le lucciole, e lui si lasciò abbindolare... :D
    Un abbraccio luminoso, amico caro!

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  10. Zio Scriba: ahahaah avantissima la nonna! Anche il bambino della compagnia però!
    Un abbraccio anche a te amico! Grazie del tuo passaggio! :)

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  11. quando ero piccola e andavamo in campagna era il momento che mi piaceva di più. Dopo una giornata a correre e a giocare, ci fermavamo ad ascoltare il silenzio e a guardare le lucciole danzare. Non sarei mai andata a letto...

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  12. incantevole.... mi piace molto come scrivi, ciao Dominic

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  13. io ne ho viste tantissime quando ero bambina e i miei mi poratvano in montagna. C'era un silenzio incredibile e il cielo sembrava esser sceso in terra, con tutti quei puntini luminosi...

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