"Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare..

Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia.." - F. De Andrè, Un ottico

domenica 12 febbraio 2012

Hungry birds..


.. & angry snow








Emilia Romagna. Emilia. Appennino bolognese, appennino modenese. Circa ottocento m.s.l.m.
Una zona dove di neve ne è venuta, non c'è che dire; ora siamo a oltre due metri. E continua.
Altro che - non me ne vogliano i romani - Roma! Ridicoli loro, ma soprattutto ridicoli giornalisti e telegiornali che ne parlano come se fosse il circolo polare artico. Qua e in Romagna, la situazione è un tantino più complessa, sono crollati tetti, non si sa più dove mettere la neve, scoppiano i tubi dell'acqua.  Ad esempio. Così tanta neve in così poco tempo, io non la ricordo.
Forse neanche loro.
Ma loro non lo fanno pesare a nessuno, anche se forse sono i più colpiti. Loro, e la fauna in generale.
Loro se ne stanno lontani da polemiche, uomini di finanza, uomini che causano le crisi, uomini che si "dimettono da rockstar", insomma dagli uomini in generale. Stanno lontani dai rumori strani, dalle persone arrabbiate. Loro stanno in silenzio; cinguettano, tutt'al più.
Se potessero parlare, direbbero al massimo che hanno fame. Non credo sarebbero così stronzi da spifferare tutti i segreti che porta loro il vento. Non sono esseri umani. Per questo ne scappano.
Hanno paura di noi perché siamo stronzi, in fondo.
Però in questi giorni, con questa neve che nasconde loro il cibo, con le raffiche che non li fa volare, prendono il rischio.
Provano a fidarsi un po' degli esseri umani. Standoci ben lontani, si capisce.

Picchio testa rossa banchettante, sul davanzale

Senza dar troppo nell'occhio, aprono le ali in faccia alla neve, e atterrano un po' intimoriti sui davanzali della casa.
Zampettano, spostandosi ora da questa, ora da quella parte del davanzale. O da un davanzale all'altro.
Lì sanno che possono trovare briciole e mangime per uccelli, che sono poi granaglie. In fondo basta poco a loro per banchettare. Poi sono felici.
E un po' più rotondi.
Cinciallegre


Ma la stessa felicità la si osserva anche nell'essere umano che li sta a guardare dietro i vetri della finestra, stando attento a non farsi scoprire. Forse si crea un infinitesimo legame in tutto questo. Qualcosa che accorcia le distanze di paura tra loro e l'uomo. Forse per qualche istante l'armonia che dovrebbe trionfare in natura tra l'essere umano e la madre terra, si fa sentire davvero.
Allora non resisto più. Il solo osservarli da dietro un vetro non mi basta.
Io sono libero come loro.
Io voglio sentire ancora di più quell'armonia.
Vorrei dire loro che mi piacerebbe volarci assieme, che non voglio far loro del male. Ci provo,a modo mio. Mi armo della modesta reflex, e vado a caccia d'armonia.


Pettirosso

Tutto questo ha poco senso, se si guardano solo le foto.
Bisogna capire cosa c'è dietro. Trovare l'armonia non è facile. Lo si capisce quando si fa un passo e loro scappano via. Quando si fa un rumore. Quando ancora si spaventano se ti muovi.
Allora passo felpato. Allora faccio piano. Un passo ogni dieci minuti. Chissenefrega se nevica e fa freddo. Ma mi avvicino sempre di più. E pian piano divento uno di loro. Mi lasciano avvicinare. Si lasciano fotografare senza paura.
È una vittoria. È un essere tutt'uno con madre natura.
In qualche modo li ho ringraziati per aver mangiato le mie briciole, e i miei semini selezionati. In qualche modo loro ringraziano noi, volando e cinguettando. E continuando a farlo anche domani.
In qualche modo mi sono sentito, anche se per poco, un po' lassù con loro anch'io.









La foto più difficile, ma la più soddisfacente. Picchio testa rossa, picchiettando una quercia.



Qua non smette di nevicare. Loro cercano ancora cibo, ma faticano a trovarlo.
Metterò ancora qualcosa per loro, nel davanzale, domani.


(La terza foto, della casa, è stata scattata oggi, 11/02/2012, per far rendere un po' conto della situazione, anche se forse un paio di foto non bastano. Pigiate sulle immagini per vederle un po' meglio :))




20 commenti:

  1. Splendide foto e splendidi pensieri, che condivido. Vedere un uccellino che viene a beccare ciò che hai messo per lui sul davanzale non è semplicemente una cosa "simpatica": è una cosa che rende felici nel più profondo del cuore.
    Nella prossima vita voglio essere uno di loro. Ma col pensiero e con la mia anima libera, tenera e artistica lo sono già in questa!
    Un abbraccio.

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    1. Anch'io penso che non servano le ali per volare, ma basti cercare la nostra vera libertà.
      Grazie mille Nick, un abbraccio anche a te!

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  2. Sono di una dolcezza queste foto e le tue parole! Anche io, circondata da due metri di neve, con la paura che mi crolli il tetto sulla testa, non ho mai fatto mancare un piattino di briciole per loro sul mio davanzale. E loro quatti quatti, svolacchiando da un albero all'altro, piano piano si avvicinano. I primi giorni con un po' di timore, ora quasi con impeto! Addirittura mentre mangiano allungano il minuscolo collo e pare che guardino dentro, verso di me che in silenzio, mimetizzata con la poltrona, li osservo! I primi giorni venivano due cincie adulte. Ora hanno portato anche i piccoli! Vorrei fare di più per loro, come per le lepri che corrono impazzite per la strada perchè nei campi c'è troppa neve per scappare. Anche per i lupi, che affamati si spingono vicinissimi alle case, anche se mi fanno paura.
    Ora, speriamo solo che smetta.

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    1. "mimetizzata con la poltrona" Wow! Questa è una tecnica raffinata! Un camaleonte te la invidierebbe alla grande! :D
      Comunque dobbiamo fare quello che possiamo, non possiamo sostituirci alla natura, ma magari provare a capirla, credo io. Cercare quell'armonia di cui parlo sarebbe già un bel passo avanti secondo me, non credi? :)
      Comunque si, speriamo smetta, qua non se ne può più, non sappiamo più dove metterla la neve..

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  3. Che post meraviglioso Andrea!
    Foto stupende e pensieri condivisibili.
    Ho messo delle briciole sul mio balcone, ma ammetto che ero abbastanza titubante sul fatto che venissero a mangiare...ed invece la mattina dopo ho trovato le impronte delle loro zampette e sono stata così felice che ho continuato a mettere briciole...a noi non costa niente, ma per loro è tanto!
    Buona domenica :D

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    1. Difatti non costa niente a noi mettere qualche briciola o qualche semino, che noi scarteremmo sicuramente, ma che loro apprezzano molto..
      Bello leggere anche la vostra felicità in una cosa, in fondo, così piccola..
      Grazie!
      E buon inizio di settimana! :D

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  4. Eeeeeh vabbè..non so nemmeno come commentare!
    Semplicemente, fenomenale. Davvero degli scatti tremendamente belli..

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    1. Semplicemente, grazie mille Mirko!
      Dette da un Fotografo sicuramente più esperto di me, sono parole che mi fa molto piacere sentire :D

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  5. Ciao Andrea, arrivo in ritardo sempre e anche qui....bellissime foto .
    Non ho mai visto un picchio vero io, quello che hai fotografato tu è bellissimo!
    Elisabetta

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    1. Non ti preoccupare, non sei comunque più ritardataria di me.. :)
      Comunque grazie mille.. il picchio è proprio bellino e molto molto simpatico! :)

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  6. non sai l'ammirazione che provo quando leggo post come questi: io non saprei assolutamente distinguere questi deliziosi uccellini come fai tu. Al massimo potrei dire (vedendolo picchiettare) che quello è un picchio...BASTA!!! Detto questo, solo un animo davvero gentile può pensare di lasciare del mangime sul davanzale per queste creaturine di solito molto schive, pronte a rischiare il contatto con gli umani per fame...

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  7. Credo che per loro sia davvero un vero rischio che corrono, come ho detto.. poi, che dire, a forza di vivere in montagna, uno i nomi di chi la abita li impara.. :)
    Grazie mille per il tuo passaggio! :)

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  8. Che splendide foto! Beato te che puoi vedere queste meraviglie!
    A presto....Sibilla

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    1. Grazie mille anche qui.. davvero a volte mi considero un po' privilegiato a starmene in pace quassù e godermi tutto questo!:)

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  9. Bellissimo il picchio rosso maggiore!
    I picchi sono tutti bellissimi anche per il loro volo ondeggiante!
    Il più difficile da catturare fotograficamente credo sia il picchio nero, perchè una volta in vacanza non ricordo dove mio marito l'ha visto e per poco non gli veniva un infarto per la gioia.
    Io non ho la pazienza di fare gli appostamenti come lui, ma dalla mia camera mi piace sentirli picchiettare sui tronchi, alla ricerca degli insetti.
    Sai che incastra le pigne nelle fessure dei tronchi e usa il becco come schiaccianoci?
    Non so se sian vero e quali siano le prove, ma gli scienziati dicono che è uno degli uccelli più intelligenti.

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    1. Che sia intelligente non ne ho dubbi, perchè di tutti quelli che ho provato a fotografare, è il più fuggitivo e sospettoso! Delle noci lo sapevo, ma delle pigne no! :)

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  10. Non è un pettirosso :)

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