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Non è certo l'autobus che arriva a Zocca, però, citando un noto film, questo... fa così tanto Punk Rock!!! |
"Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare..
Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia.." - F. De Andrè, Un ottico
giovedì 23 settembre 2010
I bei tempi della scuola...
Oggi ore 13, mi trovavo in quel di Zocca (paesino adiacente a dove abito io, Castel D'Aiano, che tanto non conosce nessuno) per comunicare la mia decisione riguardo il mio beneamato portatile a chi s'è preso la briga di guardarci. La stessa persona che mi ha detto che ha problemi. Problemi che in un laboratorio informatico di un paesino di montagna non si possono risolvere. In poche parole son cazzi. Ma non sono qui per parlare di questo, dato che sto ancora aspettando il preventivo di spesa. No.
Uscito dal centro informatico, ho aspettato che si facesse l'una e un quarto per "prelevare" mio fratello dall'autobus che dalla scuola superiore lo porta a Zocca centro. Lo stesso autobus che prendevo io qualche anno fa, dato che ho fatto la stessa scuola.
Sul piazzale c'erano già altri due pullman, uno delle scuole medie, l'altro delle elementari. Gli stessi altri due pullman che vedevo pure io. Non era cambiato niente da allora. Niente di niente. Stessa piazza, stessi pullman, stesso sapore di giornata scolastica finita, di schiamazzi dei "cinnazzi" che corrono sulla piazza e probabilmente non aspettano altro che sedersi davanti a un piatto di pasta cucinata dalla mamma, che prontamente al primo boccone chiederà "Com'è andata oggi a scuola?". Il tutto ovviamente davanti alla tivù che si sa, a quell'ora non può che essere sintonizzata su Italia 1. No, pardon, sul sei. Stesse persone davanti al bar che fumano e che parlano di chissà cosa. Stessa aiuola davanti alla fermata della corriera che da Zocca porta a Castel D'Aiano, dove mi sedevo per aspettarla quando non c'era; dove mi sono seduto pure oggi per aspettare mio fratello. Ero andato a prenderlo svariate volte a scuola, la mia scuola, ma li a Zocca mai.
E sono tornato indietro di qualche anno, quattro o cinque.. Cazzo neanche mi ricordo più quanti sono.. l'unica cosa che mi distingueva da allora, era che oggi indossavo un paio di occhiali che mi distaccassero un po' dal mondo che osserva, che non avevo lo zaino e che non stavo facendo un casino della madonna con gli altri ragazzi sulla piazza. Seduto li, immobile, sui mattoncini dell'aiuola. Osservavo il mio passato. Era li, lo potevo toccare volendo; ne sentivo l'odore. E l'ho sentito avvicinarsi più che mai quando ho visto arrivare l'autobus dei ragazzi delle superiori. Per un attimo ho pensato che mi ci sarei visto io li dentro. Io e gli altri miei compagni delle superiori. Invece no. Lo sportello si apre e chi vedo? Bambini! Vedo bambini cazzo! Purtroppo questo mi ha fatto tornare bruscamente alla realtà. Mi ha fatto impressione, e mi ha messo un po' di malinconia il pensare che valutavo i ragazzi in quell'autobus al pari dei ragazzini che scorrazzavano sulla piazza, quelli delle medie, o delle elementari. Dei bambini. Il fatto è che io, ai tempi, io che ero in quell'autobus mi sentivo grande perché ero delle superiori. E invece ero.. Un bambino!
Se oggi avessi visto il me di cinque anni fa li dentro avrei detto lo stesso. Bambini!
Questo è grave. Vuol dire che sto invecchiando.
Eh no porca vacca, invecchiando no. Quello lo lascio dire al babbo.
Sto diventando grande, ecco. Forse troppo però. Forse non mi va, forse voglio tornare dentro a quell'autobus.
Io comunque anche se comincia a far freddo lascio aperta la finestra e aspetto sempre che Peter Pan venga a prendermi.
Nel mentre che aspetto di fare un soggiorno all'isola che non c'è, posso fare solo una cosa: non dimenticarmi mai del bambino che è in me. E magari tornare di tanto in tanto a prendere mio fratello in piazza a Zocca, rendendomi conto che lui oggi sono io qualche anno fa.
Anno più, anno meno…
Etichette:
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scuola
13 commenti:
Mi fa piacere anche un semplice "Ciao", sapere che siete passati di qua, che avete respirato un po' l'aria di queste montagne!
Ma potete scrivere quello che volete, come volete! Io non cancellerò mai un commento*, perchè il blog vive e cresce proprio coi commenti! E perchè mi piace chi partecipa, chi pensa, chi scrive! Come canta Gaber
"Libertà è partecipazione"
Grazie a tutti voi cari Visitors liberi!
*(a parte insulti gratuiti, bestemmioni, anonimi che spammano o fanno altre burle, e qualsiasi altra cosa ritenga vada oltre la minima decenza...) :)
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Pfff... sfondi una porta aperta.. qualche metro più in là c'ero io che prelevavo mia sorella dalle medie. E caspita, quanto mi vedo in lei! A parte il fatto che ci somigliamo in un modo quasi scandaloso, la vedo uscire con lo zaino pesante a braccetto con la sua migliore amica che ridacchiano e nel loro piccolo si sentono di avere il mondo in mano perchè fanno la terza e sono le più grandi. Anche io ero così. Ai tempi anche io mi sentivo "grande" quando in realtà ero ancora bambina. E' la vita. E sì, io sto decisamente invecchiando! (No, non crescendo! Proprio invecchiando! Buuu!)
RispondiEliminama va là! :-) solo chi non impara più niente invecchia, e non mi pare proprio il caso di voi due...
RispondiEliminaRitenetevi fortunati. Io quando ripenso alla mia adolescenza rabbrividisco e sono così felice che sia finita!
Solo brutti ricordi di quel periodo... Bah, mi piaccio molto di più adesso!
Per me l'adolescenza non e' stata un periodo facile, pero' ricordo volentieri il periodo della scuola :)
RispondiEliminaAssolutamente d'accordo con lei. Ottima idea, condivido.
RispondiEliminaCondivido pienamente il suo punto di vista. Si tratta di qualcosa di diverso e l'idea di mantenere.
Erica: non stai invecchiando! Ho appreso da poco che non si invecchia a vent'anni! Ergo puoi stare tranquilla:)
RispondiEliminaPerò accidenti stiamo diventando troppo grandi.. questo si!
Mara: solo chi non impara più niente invecchia, me piase! È vero in fondo!
Vittoria A.: credo che in fondo ognuno debba passare la sua di adolescenza, coi suoi fantasmi e i suoi miti. Però si, il tempo della scuola era il tempo della scuola :)
Anonimo: ?
mi hai fatto tornare in mente un vecchio post che avevo scritto sull'argomento:
RispondiEliminahttp://lacasasullezampedigallina.blogspot.com/2009/06/la-differenza.html
fammi sapere se ti piace.
PS: il tuo commentatore anonimo si è espresso in modo un po' confuso in effetti... che avrà voluto dire? Magari ripasserà e ce lo spiegherà meglio...
Io lo amo questo commentatore anonimo che scrive ste robe!
RispondiElimina"Assolutamente d'accordo con lei. Ottima idea, condivido.
Condivido pienamente il suo punto di vista."
Ha scritto un commento uguale anche a me! Spero che me ne lasci uno per ogni post!
Ah, i bei tempi della scuola...
RispondiEliminaGrazie per essere passato e buon weekend! Se ti va passa anche su "Il Viaggio di Damian" ;o)
Mara: l'ho letto e mi è piaciuto molto. Il commento ovviamente l'ho fatto la. Anche se un po' in ritardo :D Per il commentatore Anonimo, apsetto anch'io delucidazioni..
RispondiEliminaErica: nel mio caso si è anche sbagliato col copia/incolla, dato che neanche ha finito la frase... ad ogni modo lo stimo tantissimo anch'io! Da questo post faremo l'abbonamento "Commentatore Anonimo Platinum" :)
Dama: grazie a te! Non mancherò ;)
mi hai fatto tornare in dietro anche a me il ricordo di quei tempi... anche io prendevo un autobus che mi portava al liceo... un autobus che collega paesi diversi a quelli che hai citato tu.....
RispondiEliminaad ogni modo anche a me a volte è caitato di rimanere vittima degli scherzi delle prospettive.... crescendo le prospettive sono tutte cambiate
Anch'io come Vittoria ho avuto un'adolescenza difficile, ma per fortuna DOPO l'adolescenza è venuta l'infanzia...
RispondiEliminaParola di Zio Scriba Peter Pan! :D
Ma invece non v'è mai successo di guardà i ragazzi (le ragazze un po'hino meno devo di') più grandi e trovarli esageratamente più grandi? Quando avevo sui diciott'anni i ragazzi di venticinque mi parevano òmini, i trentenni ormai fuori dar corso della mi' storia. Poi una vorta 'he li raggiungevo pensavo.. boia, son sempre giovane!! Andrea, a proposito de' tempi della scuola, mi devi levà un dubbio 'he mi porto dietro da quei giorni e che mi s'è riproposto oggi come 'r fritto prima di dormì.. ed è una 'osa che te sai si'uramente: ma cosa dice Guccini quando alla fine de' oncerti saluta in dialetto? Dai che lo sai!
RispondiEliminaMa. ICazziDiVell'artri.
P.S. Un sono l'anonimo der commento ammezzato(che anche io stimo moltissimo). No, ve lo di'o 'osì...
RispondiEliminaMa.